lunedì 17 dicembre 2018

Hot springs









Pothana (con la o una t e la h!)
VI. XII. MMXVIII
Dal giorno dopo l'arrivo al campo base ad oggi abbiamo camminato una media di 20 km al giorno e spesso, come oggi, abbiamo "scalato" per ore scalini che, per farvene capire l'altezza, ce ne sarebbero stati altri due tra uno e l'altro.
Ieri siamo stati a Jino, un paesino uguale a tanti ma con la particolarità di avere nelle vicinanze delle vasche di acqua termale affacciate direttamente sul fiume e immerse nella foresta, raggiungibili ovviamente con 40 minuti di scale, "hot springs", una meraviglia.
Io, nonostante puntuale come un tedesco mi sia arrivato il ciclo a tenere ben tesi i reni i salita, ho deciso di immergermi comunque, i miei muscoli mi hanno fatto l' applauso!
Quest 'anno sono fin troppo attrezzata, l' unica cosa che avevo in meno rispetto agli altri era una  birra in mano...  Ho pure pensato di comprarla prima di scendere alle vasche ma il costo d 6,00 euro la latina e pure calda, mi ha fatto desistere.
I costi del cibo in montagna sono più alti rispetto alle città ma considerata l'opportunità che offrono, di mangiare e bere in qualsiasi punto di foreste e montagne, mi pare il minimo. C'è chi spende il doppio per consumare le stesse cose in un squallidi locali vista cemento.
Stasera è l' ultima notte in montagna, siamo in un carinissimo hotel con la stufa e le lanterne cinesi ; in un angolo un nepalese suona la chitarra, noi sempre schierati uguali, 4 ragazze vicine alla stufa scrivono per ricordare e tramandare, forse; 4 ragazzi giocano a carte, altri 2 maneggiano il telefonino, e qualcuno è già andato in camera. Fuori piove. Adios Himalaya.

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